Siete mai stati lasciati da un amico?
D'istinto se pensiamo a una rottura sentimentale non ci verranno di certo in mente le nostre amicizie. Quando ci separiamo dal nostro partner viviamo momenti dolorosi, rimettiamo in discussione le nostre scelte e, nei giorni successivi, cerchiamo di rimetterci in piedi. Le amicizie, se e quando finiscono, lo fanno in sordina. Si spengono lentamente e spesso nel silenzio di chi è coinvolto.
Amiche e amici sono spesso raccontati come legami preziosi da custodire con cura: con loro reinventiamo il mondo, costruiamo la nostra storia e la riscriviamo continuamente attraverso i loro sguardi e le loro parole. Per qualcuno costituiscono uno spazio di resistenza e di solidarietà di fronte alle tante crisi del nostro tempo.
Eppure, una volta creata una coppia o una famiglia questi legami passano in secondo piano. Finita la giovinezza, finito il tempo dei giochi a cui la dimensione dell'amicizia sembra essere relegata da una parte consistente della nostra società.
Chi di noi non costruirà, e manterrà, una famiglia è destinato a morire da solo in un angolino?
Sono convinto che non sia così. La fuori ci siano tantissime possibilità diverse: nelle tante chiacchierate con le mie amicizie ne abbiamo immaginate alcune; altre le ho esplorate per voi, che mi leggete e mi ascoltate.
In questa puntata di Imperfetti cerchiamo di capire qualcosa di più sulla natura dell'Amicizia con Adriano Bertollini, filosofo del linguaggio e autore di Filosofia dell'Amicizia e come creare una famiglia di decine d'individui con Marco Tarantini, membro e fondatore de il Casale Vecchio (in foto), una comunità nata nel 1996 alle porte di Roma che raccoglie 4 famiglie e un numero imprecisato di altre persone.
E voi che modi di stare insieme saprete inventare?
Ascolta il podcast di e con Andrea Pistorio:
Fermati e approfondisci, se ti va
- Da leggere: Essere amici (Einaudi, 2019) di Franco La Cecla
"La vita nell'amicizia è adesso, lo sentiamo senza dovercelo dire. Vale la pena di vivere per questo, perché c'è l'amicizia. Essa libera la quotidianità dal suo carattere di «compito» e l'esistenza da qualunque sospetto di «doversela meritare». È la ricompensa dei viventi, che non bisogna aspettare anni o in un'altra vita. In questo senso, proprio oggi, per noi contemporanei è una delle più assurde e anacronistiche manifestazioni. Ricorda a una società che ne ha completamente smarrito il senso che non c'è un oltre, ma che esso è già qui, che c'è qualcosa che non corrisponde a nessuno scambio equo, è uno spazio della «ingiusta gratuità», ingiusta perché questa non è offerta a tutti". Lo trovi qui.
- Da guardare: Close di Lukas Dhront
I tredicenni Léo e Rémi sono molto legati e abituati a dimostrare genuinamente affetto in pubblico, senza preoccuparsi di cosa possa pensare chi li vede da fuori. Un giorno, mentre sono scuola, una loro coetanea davanti l'intera classe chiede loro se sono una coppia, insospettita dalla vicinanza dei due. Nonostante Léo specifichi che il loro rapporto è solamente di amicizia e quasi fraterno, il loro forte e duraturo legame viene improvvisamente e bruscamente interrotto. Léo inizia a evitare il suo amico, timoroso che la loro amicizia possa essere fraintesa. Dal canto suo, Rémi si sente ferito e non riesce a capire il vero motivo del perché il suo migliore amico abbia cambiato atteggiamento nei suoi confronti. Il trailer.
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Per tutto il mese di marzo parleremo di
amicizia;Noi siamo
: giornalisti, speaker, autori, illustratori, compositori, e soprattutto amici.Se vuoi raccontarci la tua storia scrivici a ituoigelatinipreferiti@gmail.com.
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